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“Parlate italiano meglio degli italiani”. È una frase che dico spesso ai miei studenti. Lo penso davvero. Non tutti gli italiani sono padroni della lingua o la usano correttamente. Sembra un paradosso: parlare l’italiano meglio degli italiani? È così.
Durante il mio ultimo viaggio in Sicilia ad esempio ho sentito questa frase, pronunciata da una signora italiana:
"Il caffè ha uscito".
Qual è l'errore? Quell' “HA” uscito. È sbagliato. Hai già capito perché?
Uscire è un verbo di movimento, vuole l’ausiliare “essere”: “Il caffè è uscito”.
Ausiliare sbagliato
"avere" al posto di "essere", è un errore classico che anche un italiano a volte commette.
CI al posto di gli/le/loro
Un altro errore comune, sia al Sud che al Nord - probabilmente per l'influenza dei dialetti - è usare "CI" al posto del giusto pronome indiretto (gli/le).
(La prima frase è sbagliata, la seconda giusta)
Ho visto Luigi e ci ho detto...> Ho visto Luigi e gli ho detto...
Ho visto Luisa e ci ho detto > Ho visto Luisa e le ho detto...
Ho visto Luigi e Luisa e ci ho detto > Ho visto Luigi e Luisa e gli ho detto... (ho detto loro)
Come è possibile che un italiano faccia di questi errori?
L’italiano è una lingua che si impara soprattutto a scuola, attraverso anni di studio. Chi sente e parla l’italiano anche in famiglia può dirsi fortunato, lui è un vero madrelingua italiano.
Chi invece, in famiglia e nella vita quotidiana, parla prevalentemente un dialetto nel migliore dei casi è “bilingue”, cioè conosce e usa due lingue. Chi è andato a scuola per pochi anni, rischia di trovarsi, linguisticamente parlando, “straniero in patria”.
A questo bisogna aggiungere il fatto che gli italiani leggono poco. Una statistica (ISTAT) dice che il 58% degli italiani nel 2015 non ha letto neanche un libro, percentuale che raggiunge e supera il 70% se guardiamo al Sud, isole comprese.
Altri errori che gli italiani commettono di frequente sono:
ORTOGRAFIA
Scrivere le parole in modo non corretto, ad esempio:
scienza, diventa scenza
qual' scritto con l'apostrofo - si scrive senza > Qual è la soluzione?
daccordo (sbagliato) al posto di d'accordo (giusto) > Siamo d'accordo?
Q al posto della C o viceversa
promiscuo (giusto) diventa promisquo
obliquo (giusto) diventa oblicuo
confondere dà (verbo) e da (preposizione)
La nonna dà un bacio ai nipoti
Il treno viene da Torino
confondere sé e se
Il partito si finanzia da sé (da solo il pronome vuole l'accento= sé)
Il partito distrugge se stesso (insieme a 'stesso' si scrive senza accento)
Se fai tardi, telefona
CONGIUNTIVO E CONDIZIONALE
Mancato uso del congiuntivo
Spero che Luigi torna presto > Spero che Luigi torni presto
(In Italia Nostra 5 trovi una introduzione molto esauriente al congiuntivo e tantissimi esercizi).
Mancato uso di congiuntivo e/o condizionale nel periodo ipotetico del terzo tipo
Se avessi avuto l'indirizzo, gli avrei mandato una cartolina
La forma corretta. congiuntivo trapassato nella secondaria e condizionale composto nella principale, diventa, nel peggiore dei casi:
Se avevo l'indirizzo, gli mandavo una cartolina - non corretta, né il massimo dell'eleganza, anche se si usa talvolta parlando in un registro colloquiale.
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